can che abbaia non morde (quasi mai!!!!)

deliri semiseri

giovedì, ottobre 27, 2011

super poteri domestici

Non ne sapevo niente. 
Ho ignorato la situazione per tutti questi anni. 
O forse, semplicemente, non volevo vedere. 
Comunque ora lo so. Ne sono sicura. 
Io ho  dei superpoteri.
Oggi ho scoperto di essere in grado di cambiare il colore agli indumenti. 
Mi è bastato solo metterli in lavatrice con una maglietta rossa nuova nuova di pacca et voilà!: cannottiere con un delicato bordino rosato, mutande tutte rosa cipria, e pure il grembiulino della Mati, da non credere... 
Ha assunto quella colorazione vedo-non-vedo, quella che quando lo guardi distrattamente ti sembra bianco, ma se si mette vicino al compagnetto con la mamma senza i suddetti superpoteri, cogli che c'è qualcosa di diverso, non so, come una ventata di novità, una nota colorata capace di rallegrare la giornata!
E pensare che le avvisaglie c'erano, avrei dovuto cogliere i segni di questo potere divino nei bordini ingrigiti delle mutande... probabilmente erano tutti eventi preparatori che preannunciavano la rivelazione.
E già me lo vedo, lui, quando al buio del mattino si metterà la camicia bianca e andrà al lavoro, salirà in ascensore e si chiederà perchè i colleghi lo guardano con un sorriso. Eh sì, allora lo sapranno tutti e penseranno "che fortuna quest'uomo, ha sposato una donna speciale!". 










E pensare che lui, forse, solo lui non si accorgerà mai del miracolo che porta addosso!!!

domenica, ottobre 09, 2011

LUNCHLADY DORIS e le rubriche culinarie

Io non sono una gran cuoca, l'ammetto.
O meglio, non ho molta fantasia, anche se con una ricetta alla mano potrei fare miracoli!
Quando guardo le rubriche culinarie, o meglio, mi ci imbatto, vorrei imparare qualcosa, che so, nuovi trucchetti, strategie per rendere più appetitoso, o almeno presentabile, il rancio quotidiano.
Così l'altro giorno finito il tg m'imbatto in "cotto e mangiato". Onestamente non sono mai stata una fan di questi "siparietti" post tg. Diciamo che li evito da quando ho visto un tizio che beveva l'olio dal bicchiere e con aria soddisfatta ne decantava le virtù con aggettivi che io, laureata in lettere, francamente ho sempre ignorato.
Però oggi ero particolarmente pigra, troppo anche per muovere il ditino sul telecomando, quindi armata di tanto spirito di conoscenza, ho predisposto il mio animo e la mia attenzione ad apprendere un'arte in cui tanto difetto.
Mi rendo conto, con stupore, che non c'è la Parodi. La sostituisce un'altra conduttrice che professa una cucina semplice e alla portata di tutte.
Purtroppo la tizia ha un tailleur perfettamente confezionato ed è pettinata e truccata impeccabilmente.
Ma guarda! proprio come me tutti i giorni in cucina, anzi, ieri pensavo di mettermi per colazione il vestito da sposa, così, tanto per non essere sciatta!
Ma sì, mi dico, diamole una possibilità.
E lei, senza batter ciglio, lava e pela tre patate. Mette da parte le patate e prende le bucce. "Originale, acuta!" penso "ora tirerà fuori una ricetta spaziale, alternativa...!"
Lei scalda l'olio e ci butta le bucce. Mmmmh interessante. Chissà che ci farà con ste bucce questa! anvedi!
E la tipa con un sorriso smagliante butta le bucce in una ciotola a casaccio e sentenzia: "Fritto e mangiato!".

Ora mi chiedo: la pagano?
No perchè in giro ci sono tanti disoccupati che cucinano tutti i giorni e potrebbero anche offendersi.
La prossima volta ci insegnerà come si scalda al microonde il latte? Già che c'è mi potrebbe mostrare anche come si mette dentro il nesquik!
Ma c'è una cosa che mi sconcerta ancora di più... ma tu che sei buona di far delle bucce di patata così saporite, ma non era meglio che ti mettevi la tuta da casa per friggerle???? quanto spreco...


   RIDATECE LA SORA LELLA!!!!

giovedì, ottobre 06, 2011

UNIRE I PUNTINI.

Stamattina mi sono svegliata.
Ero decisa a riprendere a scrivere costantemente. Ho un'idea, vorrei svilupparla.
Non so dove mi porterà e se mi  porterà da qualche parte. Ma io ho fiducia. So che non ho ancora dato il meglio di me, ma so che lo farò.
E' difficile capire quando si diventa grandi veramente, a volte si intuiscono solo i passaggi, le scintille.
Questa mattina ho sentito nella mia testa una di queste scosse.
Mi sono avvicinata al pc. Volevo cominciare proprio dal blog, avevo almeno quattro o cinque idee per la testa, e cominciavano anche a trovare un ordine.
Poi mi son collegata a facebook e ho scoperto una cosa triste, tristissima.

Steve Jobs, quell'immenso genio che mi ha permesso di star qui seduta davanti alla tastiera, si è congedato dalla vita.

Cose come questa ti ricordano che il nostro tempo è limitato.
Ma anche che il nostro tempo ci appartiene, ci appartiene tutto quanto, fino all'ultimo alito è tutto nostro. Solo nostro.
E anche se capita di non sapere in che direzione stiamo andando, se noi usiamo bene questo tempo, se crediamo fino in fondo che possiamo fare la differenza e che dobbiamo a tutti i costi essere felici, la nostra luce potrà riverberarsi anche su chi ci sta intorno, che sia il/la nostro/a compagno/a di vita, un figlio, un amico, un cane, un perfetto estraneo o l'umanità intera.
Bisogna fare la differenza, sempre.
E soprattutto dare l'opportunità ai figli di credere in se stessi, perché anche loro dovranno saper fare la differenza. E sopra ogni cosa dovranno aver cura ogni giorno di splendere.

Grazie Steve per la lezione.
Abbi cura di splendere.