Questa è la recensione che ho scritto per la rivista ROMA SI' (numero luglio/agosto pp.22-23).
Buona lettura!!!
Ransom Riggs,
Rizzoli editore, 2011.
Fin da quando era piccolo Jacob amava ascoltare i racconti
che suo nonno Abraham faceva della sua infanzia. Erano storie straordinarie che
parlavano di un orfanotrofio su un’isola, un posto speciale,dove vivevano in
armonia bambini dotati di capacità fuori dalla norma: c’era chi era invisibile,
chi lievitava, chi aveva una forza sovrumana, chi si trasformava in uccello,
chi aveva due bocche… e c’erano anche delle foto a testimoniarlo.
Ma già a sette anni Jacob inizia a dubitare della versione
dei fatti riportata dal nonno, e a sedici anni è ormai certo che i suoi
racconti siano frutto di fantasia e del suo rifiuto a elaborare gli eventi che
ne hanno segnato l’infanzia:la
Grande Guerra e la minaccia nazista.
Eppure alla morte di nonno Abraham, avvenuta in circostanze tragiche
e misteriose, il dubbio diventa pressante e la ricerca di una risposta si fa
urgente. Crescere significa scegliere. E in questo caso Jacob crede che la sua
scelta debba essere quella di lasciarsi alle spalle le fantasie dell’infanzia.
Quindi parte alla volta dell’isola, alla ricerca
dell’orfanotrofio e di testimonianze in grado di confermare le sue certezze, ma
quello che troverà rimescolerà le carte in tavola e sconvolgerà la sua vita e
quella di chi gli sta intorno. Perché dove più forte è la luce, le ombra sono
più marcate, e quelle che inquietavano il nonno ora sono reali e in grado di
saltare nel tempo, distruggendo il passato e minacciando il futuro.